venerdì 17 maggio 2013

La Fototecnica e l' analisi fotografica nella fotografia IR: collaborazione con Nicola Tosi.

Foto & editing di Nicola Tosi
foto pubblicata su alcuni forum ufologici, per gentile concessione dell' autore.
Solitamente i protagonisti dei miei post sono i (F)Ufologi.
Questa volta però non parlerò di una delle nostre vecchie conoscenze, ma di un ricercatore del settore con cui ho collaborato ultimamente.

Nei giorni scorsi mi erano state segnalate delle fotografie scattate da Nicola Tosi (www.projectuap-italia.org) riguardanti la zona di Sassalbo, sulle quali si richiedevano spiegazioni in quanto non si riusciva a capire quale fosse il soggetto dello scatto, visto che durante le rilevazioni non era stato notato nulla di anomalo.
Sembrerebbe una persona...ma come già detto nessuno è stato notato sul posto durante gli scatti, e sulla foto RGB e UV scattate sempre dal team non sembra esservene traccia.

Le richieste di Nicola Tosi erano arrivate quindi su vari forum interessati all' argomento, di cui mostro un estratto:


In particolar modo, in uno di questi forum era intervenuto BennyHill, che come al solito, non conoscendo la fototecnica e la fotografia aveva dato delle indicazioni errate ed imprecise al buon Nicola Tosi: la fotografia IR infatti NON registra il calore emesso dai corpi (per quello serve una termografia, come spiegato qui) ma la RIFLESSIONE \ EMISSIONE degli infrarossi dagli stessi.

C'è infatti un ABISSO di differenza tra fotografia IR e riprese termografiche,
ma BennyHill lo ignora totalmente.
Le sue ipotesi? Un cavallo, un orso...o Batman. Ottima indagine.
Sorvoliamo? Sì, meglio.

Torniamo a Nicola, che dopo una mia richiesta degli originali RAW è stato ben felice di fornirmeli (contemporaneamente ha fornito gli stessi files a Insider), indicando così la sua buona fede sul caso: fornire prove per un controllo dettagliato mostra solo onestà e utilizzo del metodo scientifico sulla ricerca che si sta svolgendo.

Ed ecco due dei fotogrammi IR inviati, già convertiti in formato jpg senza perdita e ribilanciati. la prima è quella che mostra la figura segnalata (al centro della fotografia, in basso), che nella seconda non sembra essere presente.

Foto originale di Nicola Tosi - Riproduzione degradata a fini educativi


Foto originale di Nicola Tosi - Riproduzione degradata a fini educativi
Ma ora apriamo una parentesi.

Ho già detto innumerevoli volte che la vista umana è soggettiva: i dati raccolti dall' occhio vengono passati al cervello, che li elabora e ce li propone in tempi estremamente rapidi. E' un prodotto dell' evoluzione: ci serve per individuare i predatori fin dalla notte dei tempi.
E in più la nostra visione è a colori.

Però a volte è un vantaggio e a volte...no. perché entrano in gioco altri fattori.

Mimetismo o pareidolia possono "fregare" il cervello: un predatore (o un qualsiasi altro animale) può dissimulare la propria forma nei giochi di ombre e luce nel bosco, nella savana, o nel deserto e prenderci di sorpresa...o sembrare qualcos' altro e passare inosservato.

riuscite a vedere il Lupo?
il mimetismo funziona anche nella savana.
...e pure nel deserto.
Ed è successo proprio questo nelle fotografie IR scattate da Nicola Tosi.
Perché durante gli scatti non si è accorto di nulla:


Infatti dopo un' occhiata alle foto da parte mia e di Insider la soluzione dell' arcano è stata quantomeno semplice e abbiamo suggerito a Nicola di guardare meglio le foto: come avete già letto dall' estratto del forum anche lui ha individuato l' uomo, presumibilmente un cacciatore (indossa un giubbotto senza maniche con tasche e sembra avere una grossa cintura\cartucciera) accompagnato da un cane, al limitare del bosco, eccolo:



ecco il cacciatore con il suo fido cane  lo scatto originale è stato ribilianciato e ricampionato by PhotoBuster.

e lo stesso cacciatore nello scatto successivo, lo scatto originale è stato ribilianciato e ricampionato by PhotoBuster.
Con questo Nicola ha provato senz' ombra di dubbio la sua buona fede, perché può capitare a tutti di non vedere un uomo nel bosco in tuta mimetica, soprattutto se la concentrazione è rivolta agli strumenti fotografici che si stanno utilizzando e alle loro regolazioni.

Questo sottolinea l' importanza del controllo sulle prove di qualsiasi genere, è imperativo che il controllo sia ripetuto anche da chi non effettua l' esperimento (o in questo caso, gli scatti), così si evitano errori di valutazione o di interpretazione errata dei dati.
Una sorta di controllo a doppio cieco.
Io e Insider siamo giunti alla stessa conclusione contemporaneamente, e a Nicola è bastato riguardare la foto per accorgersi da solo dell' uomo, e senza che nè io nè Insider glielo suggerissimo.

E' scienza, funziona.

Caso Chiuso, in tandem con Insider e Nicola Tosi!






3 commenti:

longa ha detto...

hai fatto un ottima puntualizzazione, differenza tra termica, e vista nell' infrarosso vicino, posso contribuire con questo che scrissi deiverso tempo fa
http://latermografia.blogspot.it/search?q=come+%C3%A8+fatta+una+termocamera

purtroppo per alcuni non serve scrivere nero su bianco come stanno le cose, sopratutto chi vuole sfruttare una tecnologia per i propri fini di fatto sfruttando la non conoscenza di chi legge l'articolo.

Skure ha detto...

Claudio, a Nicola servono aiuti per portare avanti il progetto: se ti avanza del tempo guarda il suo sito (citato nel post) , magari riusciamo a dare qualche suggerimento in più per le analisi che già conducono!

longa ha detto...

Ho visto il suo sito, non so se posso essergli utile, ha dell' attrezzatura fantastica e a competenze molto specifiche